Tir na nog è una leggenda celtica dalla quale è stato tratto un bellissimo film che ha come protagonisti due fratellini e un cavallo (“Into the West”).
Tir na nog in celtico vuol dire “Terra dell’Eterna Giovinezza”: la giovinezza di chi crede nel realizzarsi dei propri sogni; la giovinezza di chi mantiene viva e fervida la curiosità; la giovinezza di chi, raggiunta una mèta, ne persegue subito un’altra; la giovinezza di chi ha la tenacia di ricercare la perfezione sapendola traguardo costante ma irraggiungibile.

E così un sogno si realizza: nel 2006 nasce “TIR NA NOG”.
Dopo un’infinità di peripezie, sacrifici economici e fisici e scelte di vita non semplici da prendere, Elisabetta e Ruggero, partendo da una semplice distesa di verde, hanno messo su, pezzetto dopo pezzetto, il loro maneggio: un circolo ippico che desidera esprimere il rispetto per la natura, l’amore per i cavalli, la passione per lo sport equestre e …….“la giovinezza di tanti cuori che battono per uno stesso fine, attenti gli uni agli altri, pronti ad arricchire un’istruttrice che talvolta vacilla sotto il peso delle difficoltà fisiche ed economiche, ma che non può mollare la sua ricchezza e la sua “giovinezza”!!!” (Elisabetta Barberi) E a settembre 2006 è arrivata la tanto attesa affiliazione.
TIR NA NOG è un podere di ca. 26 ha. che conquista per la bellezza della sua posizione: l’occhio spazia libero a 360° sulle foreste del Pratomagno (m.1560) e sui paesaggi collinari dai colori sempre mutevoli secondo l’alternarsi delle stagioni.
Qui, oltre al maneggio, nel bel casale è presente un agriturismo in un quadro tipicamente toscano, a conduzione familiare, per poter rilassarsi a contatto con la natura, immersi nel verde ma a due passi dalle comodità odierne.
Nel podere è piacevole passeggiare, a piedi, in bicicletta o a cavallo, lungo pittoreschi sentieri che si snodano su e giù per le colline, costeggiando i campi coltivati, i paddok, il campo ostacoli, le scuderie, il maneggio coperto e, attraverso un folto bosco di querce, giungono fino alle rive di un piccolo lago.
Il silenzio della campagna è interrotto solo dal rintocco lontano di una campana, dal battito d’ali di un uccello, dal nitrito di un cavallo o dalle voci gioiose dei bambini della Scuola pony.